L’insostenibile pesantezza dell’avere ha lasciato il posto all’essere di una leggerezza sostenibile. Leggiadri nell’amicizia e negli affetti, leggiadri nel lavoro e nei doveri, leggiadri nel pensiero e nelle opinioni. A trent’anni mi accorgo che non è più così importante costruire ponti per varcare confini utopistici o accumulare segni e beni distintivi. A trentanni ci vuole il forcone...
Mi do alla politica. Uno più uno meno, che differenza fa? Politica di sinistra, ovviamente. Scherzo, si fa per dire… Meglio non schierarsi. Non sia mai che dopo le elezioni e il regime che s’instaurerà naturalmente non facciano fuori tutti i fantacomunisti mangiabambini italiani, me compreso. Dopo aver studiato botanica, ecologia e fisiologia vegetale all’uni, mi candido anch’io ad elucubrare su foglie d’edera, rose, garofani e margherite (meglio cicoria, cactus, aloe vera e pomodoro), su ulivi e querce (meglio banani e peri) e a proporre una soluzione semplice e funzionale. (Il dubbio sorge spontaneo: ma i nostri sono politici di centrosinistra o fiorai? Senza offesa per i fiorai s’intende…).
Appurato che i politici italiani fanno quasi tutti schifo, perché non ne importiamo di stranieri? Di quelli validi. Seri. Tutti d’un pezzo e magari a costo zero, dal pensiero open source. Magari svizzeri, danesi o svedesi. Lo so che c’è un piiiiiiccolo problema di costituzione, ma chissà che non si possa aggirare visto che tra poco nascerà un nuovo governo costituente! Un bel Parlamento italiano globalizzato costituito esclusivamente dai migliori politici giovani, italiani (pochi), europei e non. Politici che non devono rendere conto alle mafie locali e nazionali, che non fanno politica per la poltrona, per sistemare terzi o per evitare la galera e che hanno a cuore il bene comune e non quello personale. Politici che facciano funzionare la sanità, che diano speranze tramite la ricerca e la scolarizzazione, che ritirino le truppe pacifiste in guerra (via dall’Afganistan) e stanzino i soldi risparmiati in infrastrutture utili (TAV sì TAV no, fate voi) e non dannose per l’ambiente e la psiche (abbasso i termovalorizzatori). Politici che non dovranno neppure governare dall’Italia, ma che sono tutti interconnessi via skype, messenger e il web in generale… Nel mio giardino proibito oggi fondo il Partito Funzionalista. Membri? Uno. Moi. 1/60.000.000 circa. Per ora. Dopo la catastrofe veltroniana egocentrica, condita da quella mastelliana superegocentrica e da tutta una serie di cospirazioni, ho l’impressione, la triste impressione, che vivremo tempi molto più difficili. Veltroni vuole correre da solo e condannare il centrosinistra alla sconfitta certa in entrambi i rami. Dubito che Berlusconi faccia altrettanto. Mica è scemo ad accettare la sfida di Veltroni! Farà una bella alleanza con tutti quelli di centrodestra e destra e sarà di nuovo lì a sistemare i fatti suoi, a incrementare i propri interessi e introiti (vuole essere il numero uno in tutto, anche nella classifica degli uomini più ricchi del mondo… Tempo al tempo. Tanto lui è un highlander!), a propagandare un’Italia sublime e difetti-esente. Anch’io come altri in passato, mi vedo costretto a scendere in politica per salvaguardare qualcosa: la mia vita? Il mio futuro? Propongo, pertanto, un nuovo partito con un nuovo simbolo (tanto per restare in tema floreale, un bel crisantemo? Chissà che non porti fortuna!).
Il Partito Funzionalista! Un partito per tutti, belli e brutti (come disse Weah, che c’ha provato in Liberia). Un partito mondiale e globalizzato, in cui le leggi si discutono nei forum, si testano su Second life e si approvano nelle chat-room, dopo che la maggioranza della popolazione mondiale le ha votate con un form in qualche bella pagina web iperletta, magari sul blog di Beppe Grillo (l’ottavo sito mondiale più letto!). Quasi quasi gli mando ‘sto post surreale. Anzi, meglio di no. Poverino. È stato eletto suo malgrado a spugna di tutto lo schifo italiano e non vorrei farlo incavolare ancor più di quanto già non sia. Sa già che moltissimi italiani non ne possono più di questo tipo di politica. Vabbé, anche oggi ho scritto le mie solite due cazzatine...
Ho lanciato la mia OPA alla politica italiana e spero di scalarla in fretta. Restano due mesi. Altrimenti mi vedrò costretto a rinunciare al mio pacifismo dialettico e a ricorrere ai forconi e alla ghigliottina. Andiamo ragazzi della patria! I nostri giorni di gloria sono arrivati!
Il Partito Funzionalista c’è! Io ci sono. Tu C 6?