lunedì 14 gennaio 2008

Sambuco alla mosca




Rileggevo alcune poesie recenti... V.M. 18 anni!

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Sambuco alla mosca


La notte è fatta di chicchi di caffé
mescolati nel pacchetto quantistico
e discontinuo di un mistero dolce e irrisolto.
In questa notte fatta di movimento e passione,
le mie labbra si sono adagiate sul tuo collo,
circumnavigando l'ombelico delle Marianne
e parcheggiando in divieto di sosta.
Hanno sondato magma e lava fusa,
desiderose della brina del mattino…
Come una pioggia tropicale,
è traspirata dalle tue intime foglie.
Ho nuotato nel desiderio della tua tela,
come un ragno che scivola
su e giù
alla ricerca della sua preda,
bisognoso di nutrimento e compagnia.
La mia rugiada ha raggiunto la tua lacrima fisiologica,
armonizzando l’universo,
equilibrando i corpi nudi e celesti che vi dimorano.
La mia lingua aveva lasciato il segno del teschio infuocato sulla tua pelle,
aveva siglato un patto
di fiamma e sentimento con i tuoi occhi,
aveva invocato lussuria e tenerezza.
È stata accontentata.
Oh, Gioia!
Se un bacio può sciogliere un ghiacciaio,
due baci possono creare una galassia vorticosa,
in cui tutto precipita
nel buco nero della passione,
il frutto che unisce due anime
in una singolarità esistenziale,
l'orizzonte degli eventi nel carosello dei fluidi corporei.
Stanotte ho visto nascere una costellazione!
L’ho chiamata Sheerazade.
Con le sue stelle mi farà da guida
e scoprirò nuove terre in cui coltivare me stesso,
il mio sambuco.


Andrea Falcone

Leggi le altre poesie su http://www.biotranslations.it/poesie.htm

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venerdì 4 gennaio 2008

Morte e vita

È morto un minorenne. Ucciso a morsi e colpi bassi. All'una pomeridiane del 2 gennaio 2008. Anno nuovo col botto e col morto. Baffo aveva 3 anni e due mesi. Circa 16 anni, se non ho fatto male i conti. Un anno canino non equivale forse a cinque dei nostri? Era comunque un minorenne. Baffo era un cane, un cagnolino a onor del vero, nato il giorno dei morti da Atomo e Molecola, i cani incestuosi di una cara ragazza, di un caro passato. Era un bastardo, ma molto più puro e forte di altri cani di razza selezionati per alcune caratteristiche estetiche, ma poco funzionali per la sopravvivenza. La Natura non selezionerebbe mai una razza come il Chihuahua o come cavolo si scrive. L'Uomo sì. Selezione culturale. Selezione naturale più selezione culturale uguale grossi benefici e/o grossi danni, ma questo è un argomento su cui tornerò più in là. Baffo non era uno di quelli con la puzza sotto il naso e la paura di vivere selvaggio e libero. Amava intrufolarsi sotto la recinzione domestica e scappare in notturna nelle campagne. A modo suo era un atleta, intelligente e agile, a differenza di Ciccio, meno agile sulle sue zampine corte. Ciccio, il fratello dominante, ancora non ha ben chiaro che il suo fratellino di abbuffate e lotte (per l'area piccola del mio intorno) non c'è più. Forse vive tranquillo perché non deve competere più con Baffo su tutto. Forte di una mascella tipo Pit-bull, ha da sempre sottomesso Baffo, ma con me, il suo padroncino, è tenero e affettuoso. Mi rimane solo lui, ora. Talvolta Ciccio era dolce anche con il fratello, cui leccava gli occhi incrostati dalle lacrime umettanti e dalla sabbia dell'orto. Ora è solo e lo sono anch'io. Ieri ci sono rimasto male e ho versato lacrime di dolore.

Ma è la morte a far parte della vita o è la vita a far parte della morte?

giovedì 3 gennaio 2008

Introduzione autobiografica

Il pomeriggio non passa mai. Mai. Mai. Mai. No, non è un refuso. Proprio non passa. Una nuova giornata grigia dell'inverno cosentino, senza la neve di qualche giorno fa o una vera pioggia inglese. Senza sole. Non particolare. Grigiore tipo topo, ma pulito, esente da smog o particolato. Beh, almeno questo. Non fa chic come quello di Milano, Piazza Duomo o San Siro, ma va bene lo stesso. Qui abbiamo le piazzette del Melì Melò e del Borromeo, spesso piene di gente che prende freddo e non consuma. Borromeo. Toh, il nome sa di milanese, come il risotto precotto mangiato a pranzo! Sappiamo accontentarci. Si può fare i fighetti senza spendere. Giornate grigie, dicevo. Giornate in cui non hai granché voglia di buttarti fuori casa per andartene in giro al freddo, prendendo raffreddori e mal di gola, rischiando di litigarti con i posteggiatori abusivi del centro commerciale, del tipo "ueh-capo-guardiamo-la-macchina" (anche se hai parcheggiato a 500 metri di distanza e la tua Kia non rischia furti) e tornandotene a casa con la congiuntivite da luci stroboscopiche natalizie. Per fortuna che c'è la crisi energetica! Altrimenti qui a Cosenza mettevano su una nuova Las Vegas. Poveri occhi… Ah, se ognuno pedalasse nelle proprie cucine per illuminare le vie! Via i chili di troppo e dietisti, dietologi, nutrizionisti e nutriziologi in Africa ad aiutare chi deve mettere su peso. Società malata di ciccia e noia. Me ne sto seduto sulla mia sdraio verde bruciato a fumicchiare una Diana blu dura, senza troppa convinzione, ma per semplice noia. A volte mi ammalo pure io, ma guarisco in fretta. À propos, mai capito la differenza tra le Diana dure e le morbide. Ho pensato per anni che la differenza fosse solo nella confezione. Poi, m'arriva uno che mi dice che le sigarette morbide sono più "morbide". Più morbide de che? Mah, intanto penso ad aspirare dell'aspro catrame. Se le morbide costassero meno comprerei quelle. Tanto sono uguali e ci starebbero pure meglio nelle tasche dei pantaloni. Fumo. Boccate nuove dopo mesi che ero riuscito a smettere. Per la quinta volta. Due anni, poi uno, poi circa sei mesi, quattro e infine tre. Sempre peggio. Sempre per colpa di una donna. Sembra stupido riprendere tante volte, lo so, anche dopo anni di sana e virtuosa astinenza, ma il mondo è bello perché ci sono persone che della coerenza si fanno vanto e poi sono alquanto incoerenti. O no? Non è bello il mondo? Non siamo un po' tutti incoerenti? Cerco giustificazioni e comprensione alla scarsa propensione all'astinenza. Fumare fa male, ma ti fa sentire un po' più vivo e vegeto del solito. Anche a trent'anni. Forse il vero segreto è cercarsi una donna che non fumi. Una Eva che non ti porge la mela del peccato. Vattelapesca... Proprio ieri sera sono uscito con un'amica che non vedevo da un anno e che era riuscita a ridurre le siga a tre quotidiane. Con me in quattro ore ne ha fumate quasi dodici! Se questo è l'effetto che io, povero Adamo del 2007, faccio sulle donne, la Phillip Morris dovrebbe assumermi, invece di spendere tanti soldi in pubblicità! Comunque bella serata. Tennent's, sambuca e sigarette. La donna a cui mi sono affezionato da circa un mese fuma. Pace all'anima mia e sua. Però vuoi mettere una siga dopo aver fatto l'amore? Avete mai provato? Secondo me, questo è un buon motivo per iniziare a fumare, credetemi. La mia attenzione è tutta presa dai Ghostbusters 2, trasmessi in televisione sul secondo canale RAI del televisore 15" senza-abbonamento-RAI di un Mister. Sono talmente attento al film e a quei mostriciattoli ridicoli che non mi accorgo che sto fumando il filtro. Potrebbe rappresentare una seccatura (non il filtro, l'abbonamento), visto che la RAI m'ha inviato giorni or sono una lettera in cui mi manda la finanza a casa a controllare se ci sono televisori. Ma io l'abbonamento mio lo pago e un 15", abusivo come il proprietario, ci mette poco a sparire nell'armadio. Forse il proprietario farebbe un po' di fatica a entrarci, visto la stazza da 150", ma tant'è. Scherzo Mister! Sei un figurino nella tua muta da sub! Vive con me per qualche giorno al mese e continua a pagarmi l'affitto. Grazie. Se non ci si aiuta tra amici! Poi dicono che la Calabria è povera. Contate i Mercedes e i SUV che girano su 'ste strade! Mi arriva una telefonata. Uno dei Mister stasera non è dei nostri. Va ad una tombolata. No problem, sarà per domani. Divertiti! Con la mano infreddolita, tesa sotto il caminetto spento per non affumicare troppo la cucina, ho pensato a questo mio Mister, al mio borderline preferito. Non che ne conosca altri. C'è solo lui e fa per tre. Ma è un preferito. Un Mister! Un amico, insomma. È stato il primo a parlarmi di psichiatri e psicanalisi, o "pissicanalasi" come dicono da 'ste parti. Oddio, diciamo il primo a parlarmi di psicanalisi vissuta. La psicanalisi da quattro soldi l'ho studiata un po' a scuola e un po' da solo. Lui ci va sul serio dallo psicanalista, quattro volte a settimana, dal lunedì al giovedì, a botta di 50 EUR a seduta, ma dice lui che sta funzionando e che sta imparando a trovare la sua via. Contento lui, contentissimo io per lui. E supercontento lo psicanalista, che solo con lui si fa lo stipendio del mio mensile da ex dottorando. Sedici, dico, 16 ore di seduta o sdraiata al mese e… Vai con i primi 800 EURi! Ma perché non ho fatto lo strizza pure io? Quattro soldi, come la mia pissicanalisi, li beccavo pure io. Chi me l'ha fatto fare a laurearmi sotto il governo Berlusconi e a dottorarmi sotto quello Prodi? Il primo ha ridotto i fondi per la ricerca nel corso dei suoi cinque anni di governo, il secondo prometteva e prometteva (ed io l'ho votato) e, invece di stanziare soldi per la ricerca, ha aumentato i fondi per la guerra in Afghanistan. Valli a capire 'sti politici italiani! Non che quelli fiamminghi siano più bravi. Il Belgio, il mio Belgio dei miei primi 18 anni, sta pensando a separarsi in casa, fiamminghi contro francofoni. No comment e profonda tristezza. Se li lavassero almeno in casa i panni sporchi. Nooo, in mondovisione… Almeno questo è quello che so. Devo controllare su internet, che non mi va di scrivere fesserie. Voglio scrivere un blog serio, dopotutto… Vai con la siga number 2! Scusate un attimo. Mi ritiro in bagno, che almeno c'è il Focus e non contamino la camera da letto… Con il fumo, che avete capito? Siga scientifica! Dopotutto sono un biologo. Yeah! Senza vergogna. Vediamo un po'. Quanto c'ho messo a scrivere 'ste due righe? Un'ora e mezza. Mmh, con duecento ore faccio un libro. Scarso, ma pur sempre il mio primo libro. Ora devo solo trovare un argomento interessante. Romanzo storico o di fantascienza? Autobiografico o avventuroso? È calata la notte, anche se è solo il grigiore ad essere sparito. Suonano e sento armeggiare con le chiavi alla porta. È arrivato un altro coinquilino Mister. Il programmatore. Una professione, uno stile di vita. Lui vive nel suo mondo di pinguini e tazze fumanti. Con lui la noia non è di casa. Un Mister. Detto tutto. Mo' mi faccio dare un parere su 'st'introduzione. Fatto. Letto. Stile blog, dice lui… Gli garba. Bene! Forse ci sarà un seguito a quest'inizio. Male che vada piazzo 'sto file sul blog nel mio sito da traduttore. Sì, lo so, un biologo che fa il traduttore e pensa di poter scrivere un romanzo… Misteri e potenzialità del precariato…

Ma qualcuno ha mai scritto un romanzo in stile blog?