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martedì 4 maggio 2010

Il disservizio e le truffe mascherate di Mediaset Premium



Mignolo! Switcha su...su...su... La7, dai.


Premessa: odio Berlusconi, amo il Milan. Più sfigato di così... 
Mi consolo un po' sapendo che il nostro buon dittatore dell'amore a pagamento ha le mani in pasta ovunque e che se non si vuole avere nulla a che fare con le sue tv, i suoi giornali, le sue banche, i suoi negozi, le sue assicurazioni e così via 
(per ulteriori info: http://fiaccola.blogspot.com/2008/04/tutte-le-propriet-di-berlusconi-60-anni.html), bisogna soltanto chiudersi in convento (e sperare che non lo facciano papa) o emigrare all'estero.

Ho un abbonamento annuale a Merdiaset premium (non è un refuso) perché da buon tifoso mi piace seguire il calcio in diretta e viverne sportivamente le emozioni. Mediaset resta allo stato attuale l'offerta più accessibile per usufruire del campionato live, visto che in streaming sul web è un casino e bisogna avere una linea veloce e SKY ha prezzi superiori. Giorni fa ho ricevuto l'addebito bimestrale e ho riscontrato nuovamente, per la seconda volta, un addebito di ulteriori 4 EUR. Per principio e per capire cosa stesse succedendo ho telefonato col mio cell e la mia tariffa wind all'unico numero disponibile per parlare con un operatore, ossia all'199 303 404, che è un servizio a pagamento. Prova e riprova ecco la segreteria registrata e poi finalmente in operatore. Risultato? Altri 3 EUR regalati per 5-6 minuti di conversazione con un operatore maleducato. In teoria non avrei dovuto pagare più di 1 EUR, per cui mi sa che sotto sotto ti truffano anche con queste chiamate... Spero qualcuno verifichi al più presto. Comunque, ritornando alla chiamata mi hanno risposto che per "tacito consenso" le nuove proposte commerciali vengono direttamente approvate. Di fatto, anche i rinnovi annuali funzionano così. Senza disdetta vai avanti per un altro anno ecc... Solo che non ho ricevuto nulla che mi spiegasse e illustrasse la nuova proposta commerciale. A dire il vero, mi sa che sto ancora aspettando il contratto vero da firmare dopo quasi un anno, da rispedir loro... L'operatore ha insistito nel dirmi che non era possibile e, poiché la tirava per le lunghe senza riuscire a dimostrarmi la veridicità delle sue affermazioni (tipo la data d'invio della proposta commerciale per i due nuovi canali o l'indirizzo a cui è stata inviata la proposta, ecc), l'ho mandato a farsi una "capatina nel didietro" per direttissima. Per principio. Sarà pure un povero disgraziato che lavora per portare a casa il pane, ma poiché non riesco a mandare a quel paese direttamente il suo capo mi son dovuto accontentare. Dopotutto la gentilezza e la disponibilità negata giustificano in parte la mia presa di posizione fanculizzante. Sono decisamente deluso da questo sistema televisivo in cui la RAI pubblica non ha fatto nulla per contrastare i servizi a pagamento presenti sul digitale terrestre.
Quindi, morale della favola? Non c'è. Volevo solo parlar male di Merdiaset da qualche parte e contribuire a creare un sentiment negativo su questa azienda, sperando possa fallire non appena subentra l'altro colosso nella lotta per il digitale terrestre. Questa nota sarà pure soltanto una goccia in un mare di merda, ma spero che prima o poi contribuirà a far tracimare il tutto. La reputazione è tutto per una azienda e se volete aggiungere un contributo per fargliela perdere, fate pure... Che sia giustificato, però come nel mio caso.
Come sempre, No Berlusconi!

Mignolinho! Jamme ja! Passa 'sta palla!

domenica 29 marzo 2009

La truffa e l'elaborazione dell'amore

Dai Mignolo, prega con me!
Padre nostro che sei nei cieli...
Mignolo, continua pure tu, che le preghiere mi stancano...

Settimana da Dio, anzi no, da dio. Bella? No, atroce.
Da dio? Beh sì, visto che tra le centinaia di migliaia di morti, in questa settimana trascorsa c'è capitata pure quella di una persona anziana, che non conoscevo, ma cui molti tenevano e volevano bene. Doveva essere una brava nonna. Lo era sicuramente.
Da dio, perché ci avrei spedito volentieri alcuni stronzi della "First Lady" di Bari, che assumevano nel settore "risorse umane".

Procediamo con calma. Sabato scorso il primo colloquio di lavoro a Bari. Non il mio, ma quasi. 10 minuti, un foglio da compilare, qualche aggettivo per descriversi e via. Insieme a noi almeno altre 10 persone ad aspettare il proprio turno. Non si capisce nulla, se non che ti assumono a tempo indeterminato a 1200 EUR netti, ammesso che si riesca a superare il terzo colloquio. Davanti a un plotone armato di parlantina, tacchi a spillo e cravatta, si intuisce che c'è qualcosa che non quadra. La cravatta e i tacchi non s'intonano tanto con il luogo del colloquio (una villa in zona Mungivacca) circondata da un giardino con merda di cane ovunque e arance che marciscono per terra. Viene da pensare che è solo il luogo dove fanno i colloqui. Infatti, rispondono che l'azienda è in cerca di una nuova sede a Bari e che quella è solo temporanea. Ma è il classico porta-a-porta, si chiedono tutti? No, no, no!!! Garantiscono che il lavoro non consiste nella "vendita", ma nell'illustrare il loro prodotto, che alla vendita ci pensa un altro signore (probabilmente più "distinto" e "specializzato", con la giusta cravatta e la giusta faccia tosta). In serata, telefonata e ammissione al secondo colloquio, lunedì ore 11. Bisogna restare a Bari. Visto che il week-end di "relax" sembra prolungarsi per via del secondo colloquio, ci si organizza per far arrivare una valigia con altri vestiti eleganti, chiedendo ad amici e alle linee di autobus che collegano CS a BA di farci la cortesia. Fatta. Grazie. Ora si può essere più presentabili e professionali.
I miei orari di lavoro non coincidono troppo con gli orari dei colloqui. Riesco a non prendere permessi, perchè tristemente abbandono la candidata alla First Lady, ad aspettare più di un'ora. Lunedì ore 11: colloquio n.2! Stessa velocità d'esecuzione. Il plotone cambia, ma i termini e le parole che sparano restano le stesse. Bang. Tutti colpiti! Al cuore Ramon, al cuore! Evviva! Siamo già al secondo colloquio! Ne manca solo uno! Tutti felici e contenti d'esser riusciti a impressionare le cravatte e gli spilli.
Non si aggiunge nulla per spiegare in cosa consiste realmente il lavoro. Bla bla bla, soldi, risorse umane, prodotto ipertecnologico creato in collaborazione con la NASA. La NASA!!! Minghia, allora è roba grossa! Corso formativo GRATIS di 5 mesi. Si lavora da lunedì a sabato. Azienda che tratta prodotti Pfizer, Coca Cola e così via... Il testosterone e gli estrogeni che sprizzano da tutti i pori! Siamo entrati da poco nella stagione della rinascita e degli amori. Restiamo con i piedi per terra, nonostante l'accenno alla NASA lasci intravedere spazi e speranze infinite. Rientriamo con qualche dubbio e tante preoccupazioni. Se tutto va bene, bisogna sistemarsi a Bari, cercare casa, assicurare la macchina e farla arrivare sul posto. Robbetta da tutti i giorni, insomma, ma condensata in soli due giorni.
Chi supera il secondo colloquio deve presentarsi mercoledì con carta e penna per prendere appunti, perché si farà una specie di riunione di gruppo per illustrare "meglio" (finalmente) il lavoro.
La candidata si presenta mercoledì e prende appunti. Li ho qui con me. Prima pagina: un prodotto multifunzione che quadruplica la potenza. 35 anni di garanzia e reperibilità dei pezzi. 70 funzioni. Ah, ecco! Kirby Company, di James Kirby. Backbone multinazionale. 3 vacanze annuali: Dubai, New York. La prossima già a giugno...Insomma, tante parole, promesse, domande e soprattutto stronzate. Quanto vi daremo al mese? E tutti in coro: 1200 EUR! Qualcuno osa chiedere come funziona per le vacanze e il contratto. Le vacanze sono 10 gg a Natale e 10 gg ad agosto. Più i famosi premi-vacanza a Dubai e New York. Il contratto si stipulerà lunedì. Pizzetta veloce a pranzo e tutti ad aspettare il responso finale sull'assunzione. Alle 15 il responso. E' positivo. Assunta a tempo indeterminato, a 1200 EUR al mese + bonus di 250 EUR per ogni prodotto che il venditore del tuo team riesce a vendere + eventuali vacanze premio. Per la firma ci vuole quindi lunedì. Intanto da giovedì s'inizia subito a lavorare. Anche venerdì, sabato e domenica si dovrà lavorare per essere formati. Si viene affiancati a un manager e si va in giro a vedere come effettuare la dimostrazione per vendere il prodotto misterioso, il Kirby, il cui nome è stato dato solo qualche ora prima, durante la sessione del terzo colloquio di gruppo.
Mi arriva la telefonata che ormai la cosa è fatta! "Amore, mi hanno presa. Non so che fare, però... C'è qualcosa che non mi convince". Ed io con scarso entusiasmo: "Tranquilla, tanto non hai firmato ancora nulla e poi mi racconti cosa ti hanno detto. Vengo a prenderti".

Io ero all'IBM e quella telefonata mi spaventava non poco. E non tanto per la risposta che aspettavo dal chiamante, quanto per il compito che mi aspettava di lì a poco, ossia prendere il permesso, andare alla First Lady e dire alla candidata vincitrice che nel momento in cui lei stava vincendo la selezione, un'altra persona a lei cara aveva perso la sfida con la Morte e se n'era andata.
La nonna. I genitori me l'avevano detto ore prima. Non volevano che io lo riferissi prima della fine del colloquio, per non compromettere la selezione finale. Così ho fatto.
Intanto, lei aveva chiamato casa per riferire la bella notizia. A quel punto la felicità si trasforma in tristezza. Nonna non c'è più. La tristezza in dolore. Il concetto è brutto. Bruttissimo. Le lacrime escono impazzite. Corre dalle cravatte e dagli spilli della First lady a raccontar loro della morte della nonna, chiedendo un permesso per andare al funerale, ma le rispondono che se se ne va, perde il posto. Assurdo, crudele, ma vero. Presa alla sprovvista e così sui due piedi, le dice che domani ci sarà ed esce di nuovo. Ed è in quel momento che arrivo io. Sta piangendo a dirotto. Cerco di calmarla e andiamo a casa. Altre telefonate. Non rifiutare il posto. Non venire a casa. Il nuovo lavoro è importante per il tuo futuro. La nonna ti ha lasciato il nuovo "lavoro" come regalo. Era detto in buona fede, a fin di bene.

Dio, il destino, chiamatelo come vi pare, certe volte è davvero crudele.
Non esiste compensazione. Se qualcosa va male, non per forza c'è altro che sistema tutto. Talvolta, va peggio. Spesso va peggio. Arriviamo a casa. "Amo' se vuoi ti porto a Maratea". E il lavoro? Già il lavoro. Parliamone. Fammi vedere 'sti appunti. Bla bla bla...Kirby. KIRBY, KIRBY... Oh, finalmente qualcosa da cercare online. Google. Kirby. Recensioni. Leggiamo... Truffa. Aspirapolvere da 200 EUR venduto a 3000. Solo una truffa. Una fottutissima truffa. Il titolo di un blog: "Non fidatevi di chi assume per vendere il Kirby". Leggo il blog di uno che ha fatto l'intera trafila e poi ha scoperto che era stato assunto per cercare di presentare 'sto prodotto disgraziato, assunto per fare una dimostrazione a casa altrui di una truffa, un prodotto scadente che il venditore associato, in un secondo tempo, avrebbe cercato di vendere. Incredulità, ma non più tanto. Era nell'aria. Le dico, parafrasando: "Che schifo. Sicura che vuoi guadagnare 1200 EUR netti al mese per vendere 'sto prodotto di merda? Che figura ci faresti?" Lei: “No, non voglio”. Io: “Discorso chiuso. Siamo ancora in tempo per andare al funerale di tua nonna. Si va?”. Si va. Andiamo a Maratea a porgere l'ultimo saluto alla nonna. 4 ore e mezza di macchina e una giornata di merda, ma arriviamo a Maratea stanchi, sani e salvi. Ho avuto paura di un incidente. Il peggio è sempre lì ad aspettarti. Il giorno dopo c'è stato il funerale. Abbiamo dato l'ultimo saluto e sono ripartito per Bari...

Sono stati giorni di dolore e sofferenza.
L'elaborazione del dolore è un processo che varia molto tra le persone. Si può passare dalla speranza, alla gioia all'incredulità, alla tristezza, al dolore, alla disperazione, all'insofferenza e al vuoto più assoluto in men che non si dica. Il dolore è contagioso. Più della gioia. E' facile soffrire in gruppo e amplificare la sofferenza guardandosi negli occhi o appoggiandosi sulle spalle di un altro sofferente. Le lacrime si tirano a vicenda. E' più facile piangere sapendo che c'è qualcuno pronto a consolarti. E' difficile sopportare il dolore in solitudine. L'uomo trova conforto comunque e sempre nella famiglia e in Dio. Tutto ciò è noto è scontato.

In questi giorni, mi sono sentito sofferente, a tratti cattivo, incazzato e cinico, ma anche e soprattutto innamorato. Cinico perché dio ha avuto ancora una volta la possibilità di trasformare un lutto in una speranza, ma ha toppato di nuovo. Tutto il resto, per quel che è successo al mio partner... Nessun regalo per alleviare la sofferenza. Cornuti e mazziati. Niente nonna e niente lavoro, per intenderci. Ciò poteva gettare nella depressione chiunque. Invece, da tutto ciò ne siamo usciti più forti, sia come individui, sia come coppia, perché la reazione è stata nostra, non divina.
Personalmente, ho sempre reagito con cinismo davanti alla morte, i riti e le cattiverie. Un po' meno davanti alla sofferenza. A onor del vero, solo davanti alla sofferenza indiretta, quella che non ti tange nel quotidiano, ho lasciato un po' perdere. In quest’ultima settimana, ho avuto modo di osservare le persone, i riti e le cattiverie dell'uomo, condensate in un breve arco temporale e condite da un bel po' di sofferenza. Ho visto tante azioni e reazioni ad esse, negative e/o positive. La reazione positiva è ciò che rende più forti. La reazione positiva è favorita dall'amore e dall'amicizia. Tutto qua. Niente di trascendentale. Insieme al mio partner abbiamo trovato il buono nello schifo, grazie al nostro amore. L'amore è il giusto farmaco contro la sofferenza, la cattiveria e il cinismo e cambia il punto di vista sulle cose. Anche questo è scontato. Scontato, vecchio come il mondo, ma sempre bello. :-)

Non volevo scrivere un post sull'amore, ma alla fine l'amore trionfa sempre! :-)
Qualcun'altro si aggiunge?

Mignolo! E cercati una bella mignoletta!


Non comprate mai un aspirapolvere KIRBY!!!