giovedì 7 febbraio 2008

Il giardino proibito del Partito Funzionalista

L’insostenibile pesantezza dell’avere ha lasciato il posto all’essere di una leggerezza sostenibile. Leggiadri nell’amicizia e negli affetti, leggiadri nel lavoro e nei doveri, leggiadri nel pensiero e nelle opinioni. A trent’anni mi accorgo che non è più così importante costruire ponti per varcare confini utopistici o accumulare segni e beni distintivi. A trentanni ci vuole il forcone...


Mi do alla politica. Uno più uno meno, che differenza fa? Politica di sinistra, ovviamente. Scherzo, si fa per dire… Meglio non schierarsi. Non sia mai che dopo le elezioni e il regime che s’instaurerà naturalmente non facciano fuori tutti i fantacomunisti mangiabambini italiani, me compreso. Dopo aver studiato botanica, ecologia e fisiologia vegetale all’uni, mi candido anch’io ad elucubrare su foglie d’edera, rose, garofani e margherite (meglio cicoria, cactus, aloe vera e pomodoro), su ulivi e querce (meglio banani e peri) e a proporre una soluzione semplice e funzionale. (Il dubbio sorge spontaneo: ma i nostri sono politici di centrosinistra o fiorai? Senza offesa per i fiorai s’intende…).
Appurato che i politici italiani fanno quasi tutti schifo, perché non ne importiamo di stranieri? Di quelli validi. Seri. Tutti d’un pezzo e magari a costo zero, dal pensiero open source. Magari svizzeri, danesi o svedesi. Lo so che c’è un piiiiiiccolo problema di costituzione, ma chissà che non si possa aggirare visto che tra poco nascerà un nuovo governo costituente! Un bel Parlamento italiano globalizzato costituito esclusivamente dai migliori politici giovani, italiani (pochi), europei e non. Politici che non devono rendere conto alle mafie locali e nazionali, che non fanno politica per la poltrona, per sistemare terzi o per evitare la galera e che hanno a cuore il bene comune e non quello personale. Politici che facciano funzionare la sanità, che diano speranze tramite la ricerca e la scolarizzazione, che ritirino le truppe pacifiste in guerra (via dall’Afganistan) e stanzino i soldi risparmiati in infrastrutture utili (TAV sì TAV no, fate voi) e non dannose per l’ambiente e la psiche (abbasso i termovalorizzatori). Politici che non dovranno neppure governare dall’Italia, ma che sono tutti interconnessi via skype, messenger e il web in generale… Nel mio giardino proibito oggi fondo il Partito Funzionalista. Membri? Uno. Moi. 1/60.000.000 circa. Per ora. Dopo la catastrofe veltroniana egocentrica, condita da quella mastelliana superegocentrica e da tutta una serie di cospirazioni, ho l’impressione, la triste impressione, che vivremo tempi molto più difficili. Veltroni vuole correre da solo e condannare il centrosinistra alla sconfitta certa in entrambi i rami. Dubito che Berlusconi faccia altrettanto. Mica è scemo ad accettare la sfida di Veltroni! Farà una bella alleanza con tutti quelli di centrodestra e destra e sarà di nuovo lì a sistemare i fatti suoi, a incrementare i propri interessi e introiti (vuole essere il numero uno in tutto, anche nella classifica degli uomini più ricchi del mondo… Tempo al tempo. Tanto lui è un highlander!), a propagandare un’Italia sublime e difetti-esente. Anch’io come altri in passato, mi vedo costretto a scendere in politica per salvaguardare qualcosa: la mia vita? Il mio futuro? Propongo, pertanto, un nuovo partito con un nuovo simbolo (tanto per restare in tema floreale, un bel crisantemo? Chissà che non porti fortuna!).

Il Partito Funzionalista! Un partito per tutti, belli e brutti (come disse Weah, che c’ha provato in Liberia). Un partito mondiale e globalizzato, in cui le leggi si discutono nei forum, si testano su Second life e si approvano nelle chat-room, dopo che la maggioranza della popolazione mondiale le ha votate con un form in qualche bella pagina web iperletta, magari sul blog di Beppe Grillo (l’ottavo sito mondiale più letto!). Quasi quasi gli mando ‘sto post surreale. Anzi, meglio di no. Poverino. È stato eletto suo malgrado a spugna di tutto lo schifo italiano e non vorrei farlo incavolare ancor più di quanto già non sia. Sa già che moltissimi italiani non ne possono più di questo tipo di politica. Vabbé, anche oggi ho scritto le mie solite due cazzatine...

Ho lanciato la mia OPA alla politica italiana e spero di scalarla in fretta. Restano due mesi. Altrimenti mi vedrò costretto a rinunciare al mio pacifismo dialettico e a ricorrere ai forconi e alla ghigliottina. Andiamo ragazzi della patria! I nostri giorni di gloria sono arrivati!

Il Partito Funzionalista c’è! Io ci sono. Tu C 6?

4 commenti:

Jetpac ha detto...

Andrea,
in questo intelligente post esprimi idee che abitano la nostra testa in questa tempestosa stagione politica.
Io ho fatto politica attiva per anni, e penso che proprio il balletto della commedia dell'arte di cambi di abito e simboli attuale é distante anni luce della grave realtà economica e sociale dell'italia attuale.
La Casta é divisa nettamente in due parti: chi si evolve, e in molti che pensano ad autoconservarsi, come Mastella che ha scelto il momento meno adatto per il paese reale per fare quello che i giocatori grossi (Berlusconi e Veltroni) si aspettavano da lui.
Vorrei ci fosse davvero spazio per idee innovative e personaggi nuovi, ma con il Porcellum le liste saranno blindate e imposte.
Io voterò comunque, a sinistra perché nella attitudine a sinistra ci credo, per arginare il rullo compressore della macchina berlusconiana fatta di politica+pubblicità.
Avrei preferito votare per la sinistra, contro un progetto di destra da rivaleggiare ma rispettare, ma purtroppo questo assurdo teatrino autoreferenziale dà poco spazio ad una politica sana.
In altri stati si fa campagna elettorale, si vince o si perde, e poi si torna a lavorare per migliorare le cose.
Da noi la normalità non esiste, é *davvero* una utopia.

Unknown ha detto...

Vorrei capire se la Casta che cita jetpac sia Letizia. E' vero: ha denti da coniglio ma è una grand bella donna.
Forse la casta è fatta da pochi manigoldi che cercano di perpetuare il proprio potere a fini riproduttivi (altrimenti Bondi e Schifani che speranza avrebbero di avere un rapporto sessuale?). In questo caso, la casta è la più vecchia puttana dell'umanità.
I signori politici scordano che la democrazia dovrebbe funzionare al contrario. Il popolo decide chi buttare fuori e non chi tenere dentro. Se analizziamo i dati in maniera "ostracistica", dovremmo rinnovare l'intera classe dirigente, visti i risultati delle ultime due elezioni. A questo punto non ci sarebbe più una casta.

Do' un consiglio a chi fà politica:se perdete toglietevi dalle palle, che stiamo bene anche se non apparite a tutti i telegiornali da 16 anni a questa parte.

Per il resto, se stiamo così male, forse ci stiamo già rinnovando.

In culo alla balena (Bianca).

Biotranslations.it - Andrea Falcone ha detto...

Ma è veramente divisa in due parti 'sta casta? Oggi come oggi, mi sembra sia in atto un mezzo inciucio tra le due parti.
Mah, si vedrà...

Per i parlamentari (tutti) lo stipendio da governante o da oppositore mi pare sia lo stesso.
I soldi se li beccano comunque...
Un'unica cas-sa per la cas-ta.
Amen

W la Letizia Casta e W la France di Sarkozy che mi fa sganasciare dalle risate! L'Italie al momento fa solo piagne...

Anonimo ha detto...

Ma perchè non ti candidi? tanto le liste sono bloccate, non devi avere per forza dei voti tuoi! Questa è la tornata buona per i nuovi ingressi!
Am